Responsabilità estesa del produttore

Una soluzione per eliminare il termine “rifiuto” c’è… basta cambiare abitudini.

In questo blog ho già parlato, nell’articolo numero 35, di Close Loop Reuse, un concetto attraverso il quale, in Mixcycling, prendiamo un materiale, lo utilizziamo e successivamente lo riportiamo dove si è acquistato per un riciclo più completo e funzionale, diverso da quello tradizionale. Così facendo, il materiale viene riciclato al 100% e in modo impeccabile, sprecando poca energia.
Il concetto chiave su cui si gioca tutta questa “partita di sostenibilità” è quello di responsabilità estesa del produttore, vale a dire la consapevolezza di chi produce di dover poi smaltire, nella maniera più corretta e pulita possibile, il bene prodotto.
Si parte però da un altro assunto fondamentale per arrivare a questa definizione: è necessario, infatti, trattare il bene non più come un rifiuto, ma come qualcosa di più alto qualitativamente di un rifiuto. Il bene, in questa accezione positiva, è visto insomma come una risorsa in grado di mutare forma. 
L’esempio chiave per comprendere il concetto di responsabilità estesa del produttore può essere quello di alcuni elettrodomestici: al momento della “demolizione” di un elettrodomestico ormai obsoleto infatti, è responsabilità del produttore smaltirlo e ritirarlo direttamente dal cliente.

Questa “circolarità” è la chiave del problema dello smaltimento e sta anche alla base di Closed Loop Reuse, che ha infatti delle regole fisse che possiamo sintetizzare in:
Il consumatore è usufruitore di un materiale
Il produttore ha, nei confronti del materiale e del cliente, una responsabilità di smaltimento e riutilizzo
L’energia utilizzata per smaltire un bene deve essere utilizzata in maniera certosina e ponderata

In conclusione, possiamo affermare che attraverso questa modalità un rifiuto non solo verrà nobilitato, ma (di fatto) perderà lo status classico di rifiuto, trasformandosi in una nuova opportunità per il consumatore e il produttore.

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