TES vs TEP

In questo blog ho messo spesso in risalto la necessità di utilizzare strumenti che possano darci un’idea della sostenibilità (o dell’insostenibilità) delle nostre scelte, calcolando precisamente quanto impattiamo o non impattiamo sull’ambiente che ci circonda.

A questo proposito, vorrei parlarvi oggi di un’altra unità di misura dell’energia particolarmente importante: il Tep.

Acronimo di “tonnellata equivalente di petrolio” è un utile strumento atto a rappresentare la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo. Il suo valore è di circa 42 GJ

Questa cifra è fissata convenzionalmente, poiché diverse varietà di petrolio posseggono diverso potere calorifico ed esistono varie convenzioni in uso.

Questo valore viene utilizzato per determinare numericamente i consumi di molte cose: per esempio, se pensiamo ai vegetali (frutta e verdura) che consumiamo quotidianamente sulle nostre tavole, dobbiamo riconoscere che anche loro, per essere prodotti, hanno bisogno di un certo quantitativo di petrolio. Questa quantità infatti verrà calcolata attraverso i litri che fanno funzionare il trattore e tramite le varie fasi che si susseguono fino ad arrivare al prodotto finito.

Il Tep in questo ci aiuta a fissare un valore base, utilizzabile per il calcolo complessivo. 

Vi parlo poi di questa unità di misura per lanciare una provocazione che, in fondo, tanto provocazione non è: e se cambiassimo punto di vista? 

Se l’unità di misura energetica del futuro non si basasse su una sostanza riconosciuta ormai da tutti non solo come inquinante ma anche destabilizzante per il nostro pianeta e i suoi ecosistemi?

Se, in seguito a una decarbonizzazione efficace (processo che dovrebbe avvenire nei prossimi 20-30 anni) si cambiasse acronimo allo strumento di misurazione dell’energia prodotta?

Sono suggestioni, è vero. Eppure sarebbe interessante coniare un nuovo, innovativo acronimo: Tes, che starebbe per  “tonnellata equivalente di sole”.

Si fisserebbe un valore convenzionale di energia prodotta in modo pulito e sostenibile. Si migliorerebbe l’aria che respiriamo, con conseguenze certamente positive per gli ecosistemi.

Si ridimensionerebbe l’equilibrio naturale che per troppi anni abbiamo quasi irreversibilmente sconvolto.

Il petrolio è protagonista indiscusso della produzione di energia ormai dai tempi della Rivoluzione Industriale Inglese. Per quasi duecento anni, non ha avuto competitors nella sua storia. 

Oggi che non possiamo più girarci dall’altra parte, che non possiamo non pensare a un’alternativa energetica che tuteli la salute nostra e del pianeta, siamo chiamati a una scelta: continuare con la strada del Tep o cambiare rotta verso il Tes

Dimenticate le questioni razziali e religiose: è il petrolio il motore di ogni conflitto. 

Questa frase viene attribuita a vari personaggi. La ritengo una grande verità, anche se senza l’energia fossile oggi la nostra società non si sarebbe evoluta come effettivamente ha fatto. Eppure il tempo del Tes pare destinato a lento declino. 

L’energia pulita sarà l’obiettivo del presente e del futuro. E chissà di quante “tonnellate di sole” avremo bisogno per garantire un domani radioso alle nuove generazioni.

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