Elogio dello scarto

In questo spazio abbiamo parlato e scritto spesso di come utilizzare materiali ecosostenibili nel mondo industriale. 

Molti (anche giustamente) credono che per materiali ecosostenibili si intenda semplicemente la materia organica. In parte è così. Attenzione, però: è vero che la materia organica non produce scorie ed è facilmente smaltibile in natura, ma non è vero che tutta la materia organica è per forza di cose ecosostenibile.
Mi spiego meglio: i materiali utilizzati nell’industria hanno sempre un’origine, e cercare nuovi materiali di natura organica non significa, per un’azienda attenta alle nuove tematiche sostenibili, non inquinare. Per produrre materia organica si dovrà ricorrere infatti a nuove terre da coltivare, terre che verranno sottratte ad altre attività e che verranno antropizzate, diminuendo ancora la percentuale già esigua di terreno libero.

La soluzione a questo piccolo grande ‘cortocircuito’ è la valorizzazione degli scarti organici: essi sono una strada sostenibile ed economicamente valida per il futuro.La nostra esperienza in Mixcycling ci fa agire in questa direzione: ogni residuo è per noi una nuova risorsa. Di fatto noi nobilitiamo scarti provenienti da lavorazioni industriali, per dare una nuova vita a ciò che verrebbe solitamente buttato. Le nostre attività sono molte e si differenziano in:

• Recupero di fibre naturali derivate da scarti di lavorazione
• Sostituzione di polimeri fossili con vettori di origine biobased
• Generazione di nuova materia

Sughero, vinaccia, residui di legno, lolla di riso e altri materiali di scarto sono per noi fondamentali per creare un discorso diverso, con prodotti perfettamente green con oltre l’80% di materiale organico al loro interno.
Per farlo, dunque, non prendiamo niente di più di quello che già c’è: semplicemente, riutilizziamo ciò che ‘avanza’ da altre produzioni. È un’idea di economia circolare pulita, sana, produttiva.
Un modo nuovo di produrre e di pensare il futuro delle nostre aziende e il loro rapporto con il pianeta.