Bene, Benefit!

Da imprenditore penso spesso a quale possa essere il mio contributo e quello della mia azienda all’interno del tessuto economico, sociale, ambientale in cui operiamo. 

Non è una riflessione facile, perché spesso (a volte a ragione, molte altre a torto) le aziende sono viste nell’immaginario collettivo come enti che lucrano esclusivamente sulle comunità in cui sono inserite e nelle quali lavorano. È certamente un mito da sfatare, perché moltissime realtà invece hanno a cuore il benessere complessivo del luogo in cui portano avanti il loro discorso produttivo ed economico.

Quale idea di azienda e società, dunque?

È chiaro che le prospettive di qualche decennio fa oggi lasciano il tempo che trovano: non si può più produrre solo per produrre o arricchirsi, né si deve pensare che un’azienda agisca come ente autonomo ed indipendente.

La parola del presente e del futuro è e sarà rete. Se c’è una cosa che la pandemia ci ha insegnato è che, se i vari soggetti territoriali non collaborano insieme, non può esserci domani. 

Per questo dopo tale preambolo voglio parlarvi delle Società Benefit: società che hanno obblighi modificati e che si impegnano ad elevati standard di scopo, responsabilità e trasparenza. In sostanza le società benefit agiscono in una prospettiva sociale ampia, che sappia migliorare e tutelare il contesto complessivo nel quale producono e si sviluppano.

Così facendo, l’intera comunità può godere del frutto degli obiettivi posti in agenda. Tra questi, eccone alcuni:

  • Scopo, queste società si impegnano ad impattare in modo positivo sulla società e la biosfera. Dunque lo scopo primario, oltre ovviamente alla produzione di utile e capitale, è anche quello di mantenere in equilibrio e di migliorare l’ambiente circostante, a tutti i livelli.
  • Responsabilità, una società benefit si impegna a tutelare il patrimonio ambientale e gli ecosistemi che la circondano. 
  • Trasparenza, esse sono tenute a comunicare annualmente e riportare i risultati conseguiti, i progressi e gli impegni futuri agli azionisti e al pubblico.

Questa nuova tipologia di enti produttivi sarà sempre più presente a livello territoriale e nazionale nell’immediato futuro: è l’unica strada per produrre responsabilmente, senza dimenticarsi che ogni piccolo tassello di un territorio deve agire in sincronia con gli altri, in una grande e fitta rete che sappia mettere a disposizione idee, competenze, etica e uguaglianza.

Per stare meglio tutti, per tutelare le particolarità e non lasciare indietro nessuno. Non è un’idea utopica ma un concetto antico, che va a riprendere il significato profondo del termine azienda.

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