Scope 123

Parlare di emissioni oggi significa sollevare uno dei grandi temi dell’immediato presente o del prossimo futuro. 
È necessario infatti porsi delle domande sulle alternative ai combustibili fossili, per costruire un futuro sostenibile e una società sempre meno dipendente da essi. Fin qui tuttavia rimaniamo nel campo della teoria e del ragionamento: cosa dobbiamo fare per comprendere la portata delle emissioni attuali e future?
In ogni articolo di questo blog ho cercato di fornire dei mezzi pratici che siano utili ad ognuno per muoversi meglio nel mondo, per ridurre il proprio impatto sull’ambiente, per rendere le persone e le loro abitudini di vita più sostenibili.
Parlando di emissioni, possiamo partire da una prima definizione fondamentale, quella di carbon footprint (impronta carbonica) ovvero, più precisamente
unità di misura che esprime in CO2 il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto/organizzazione/servizio.

Da questa breve e chiara definizione possiamo poi suddividere le emissioni in tre classi, in base alla loro “portata”:
Scope 1 < emissioni dirette
Scope 2 < emissioni indirette da consumo energetico
Scope 3 < altre emissioni indirette derivanti dalle attività a monte e a valle dell’organizzazione

Un’azienda o un soggetto che vogliano andare a lavorare sulla qualità delle proprie emissioni e che vogliano mettere mano ad esse ridimensionandole devono avere ben presente il livello a cui appartengono; sapranno così orientarsi meglio verso una strategia climatica ben definita, riducendo così in modo intelligente il proprio impatto sull’ambiente. Comprendere la complessità e dotarsi di strumenti in grado di semplificarla significa fare un passo in avanti verso un mondo più sostenibile. “Categorizzare” le emissioni è un ottimo modo di adempiere, come soggetto singolo o come azienda, a un dovere morale verso l’ambiente, per un futuro più sano e per un’aria più pulita!