La produzione non può crescere all’infinito perché le risorse del pianeta non lo sono e non è infinita la sua capacità di metabolizzare le sostanze di scarto emesse dai processi produttivi, dai prodotti nel corso della loro vita e dai rifiuti in cui prima o poi si trasformano.

Questa frase molto semplice di Maurizio Pallante, autore sensibile alle tematiche ambientali e grande esperto di decrescita felice (ma non meno attento ad una risposta anche partica, che sappia racchiudere economia ed etica al suo interno) mi sembra un giusto apripista per il tema che voglio analizzare in questo articolo.

A cosa ci riferiamo quando pensiamo ad uno scarto?

La nostra concezione comune ci spinge a percepire questa parola come qualcosa di cui liberarsi, qualcosa di superfluo rispetto all’effettivo processo produttivo.

Scartare significa nell’immaginario collettivo “fare ordine”, togliere la parte in più, togliere un qualcosa che non ci serve o che riteniamo inutile e talvolta di scarso valore. 

Tuttavia, negli ultimi anni, questa definizione e modo di concepire lo scarto non solo si è modificata ma ha anche invertito in positivo il proprio senso: oggi, a livello industriale, molti residui di produzione sono visti come nuovo materiale da investire nel ciclo da cui sono partiti e considerati veri e autentici tesori.

Tutto questo discorso parte dalla cosiddetta economia circolare, un’idea di economia virtuosa che vede nel superfluo qualcosa su cui scommettere, creando da esso nuovi prodotti e nuovi materiali, evitando di doverlo smaltire immediatamente. Così facendo quel materiale avrà vita più lunga, evitando tanti processi dannosi non solo all’ambiente ma anche al ciclo produttivo stesso. 

Su questo principio chiave si basano molti dei ragionamenti che concepiamo in Mixcycling: in fondo partiamo da scarti di produzione agricola per produrre altro, nobilitiamo tali materiali che altrimenti avrebbero vita assai breve, in un certo senso diamo loro una nuova dignità e un nuovo motivo di esistere.

L’economia circolare è un concetto affascinante da cui partire per sviluppare meccanismi virtuosi ma è anche un ottimo spunto di riflessione e di inizio verso visioni alternative altrettanto interessanti: sempre in Mixcycling abbiamo creato un nuovo concetto, accompagnato da relativo schema, che prende l’idea di circolarità e la trasforma in triangular economy

Di cosa si tratta? Nel normale ciclo produttivo di economia circolare assistiamo ad uno schema che può essere più o meno riassunto così

Produzione < distribuzione < consumo < raccolta < riciclo < materiali < Produzione

Nell’economia triangolare i processi si dimezzano e l’azione tutta si facilita così

Produzione < scarti di produzione < beni per la stessa azienda < Produzione

Mixcycling insomma è riuscita a utilizzare scarti di produzione del partner cliente con i quali poi si è dato vita ad un nuovo blend adatto al lancio di un packaging utilizzabile per il confezionamento dello stesso prodotto che ha generato lo scarto, riducendo le inefficienze di filiera e proponendo un concept del tutto unico.

Dallo scarto del prodotto insomma si passa al packaging dello stesso: quale migliore idea per un’economia pulita, ecosostenibile e al tempo stesso e economicamente valida?

È da questa idea di triangolarità che dobbiamo partire per concepire anche filosoficamente molte idee importanti e rivoluzionarie per la nostra stessa vita: ridare utilità a un materiale che sembra obsoleto significa ritardarne lo smaltimento, significa produrre il giusto all’interno di un’azienda, né meno né di più.

Soltanto il giusto, evitando sprechi superflui.

Le sfide del futuro comporteranno anche un’idea produttiva di circolarità, dove i beni partano da un punto e tornino al punto stesso, modificati certo, riutilizzati, ma mai gettati via nel processo industriale. È una visione nuova ed etica dell’esistenza stessa, è una visione possibile di ciò che sarà. 

Sta soltanto a noi renderla effettiva e le basi teoriche ci sono già tutte, spesso accompagnate da coraggiosi pionieri che rendono anche l’esempio pratico un modo effettivo per far conoscere l’economia circolare (nel caso di Mixcycling, la triangular economy) a tutti!

Call to action:

  • Scarica da https://mixcycling.com/triangular-economy/ il nostro schema sulla Triangular Economy, vederlo ti aiuterà!
  • In ogni momento della tua giornata, dietro ad ogni oggetto o materiale con cui hai a che fare, pensa ad una sua possibile “seconda vita”
  • Acquista prodotti che fanno parte di un concetto di economia circolare. Ce ne sono tanti in giro, basta scovarli

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